Se hai problemi nel visualizzare la newsletter, clicca qui per aprirla nel tuo browser.

Officina 25 News

Fitness e Genetica

La genetica è la mano di un artista che ha già dipinto su di una tela la vostra immagine, senza chiedere alcun parere. Tutto è segnato dalla nostra nascita nel corredo genetico, altezza, bellezza, prestazioni ecc.

Il fitness non si esime da questo, infatti possiamo notare mostri di genetica come un grande campione mondiale oppure un compagno di allenamento che pur seguendo un programma pessimo riesce ad ottenere risultati sbalorditivi.

Logicamente il potenziale genetico è possibile conoscerlo solo a posteriori, in pratica non riusciremo mai a saperlo senza impegno e sacrificio. Ok, si è capito che bisogna nascere fortunati, altrimenti è meglio starsene a casa, ma cosa sono queste caratteristiche genetiche? Possiamo riassumerle nei seguenti punti:

  1. Parlando dell’aspetto puramente fisico, ci sono soggetti che hanno grosse difficoltà ad aumentare di volume muscolare. Fanno parte della categoria degli ectomorfi: alti, una muscolatura minuta, una struttura scheletrica sottile e longilinea (viene usato come parametro l’ampiezza del polso che in questi soggetti è inferiore a 17 cm. circa), una percentuale di grasso ridotta ai minimi termini e con un metabolismo basale molto alto (infatti, mangiano per tre persone senza mai ingrassare). Come detto questo tipo di soggetto avrà dei problemi nella crescita muscolare, ma con un buon programma di lavoro che si basa sui principi dell’allenamento scientifico, un’alimentazione e un integrazione che tengano conto del loro maggiore fabbisogno calorico si potranno ottenere discreti risultati;
    xx
  2. Inserzione dei muscoli sui tendini: le fibre muscolari sono inserite tramite i tendini nelle ossa stabilizzando e permettendo il movimento della struttura scheletrica. Tali tendini si uniscono alle ossa tramite le inserzioni prossimali e distali. Le prime rappresentano il punto di attacco dei tendini sul settore osseo più statico e variano di poco. Le distali, invece, si inseriscono sul settore osseo più mobile e possono essere molto differenti da soggetto a soggetto.
    Questo è importante perché aumentando la distanza tra le inserzioni il braccio della leva sarà maggiore, quindi eserciterà una maggior forza conferendo una maggiore massa muscolare;
    xx
  3. Percentuale di fibre bianche e rosse: i nostri muscoli sono costituiti essenzialmente da due tipi di fibre: le rosse o lente e le bianche o veloci. Le fibre veloci si contraggono 4 volte più rapidamente di quelle lente e si affaticano anche prima. Esse generano energia anaerobicamente (in assenza di ossigeno), sono tipiche dei bodybuilder, dei centometristi, e dei lanciatori del peso.
    Le fibre rosse si contraggono e si affaticano più lentamente.
    Esse generano energia aerobica (in presenza di ossigeno), gli esempi più eclatanti sono i maratoneti, i ciclisti. Di norma i muscoli del corpo umano contengono una media del 50% di entrambe le fibre. Esse possono, però, variare di molto da soggetto a soggetto. Quindi una persona che ha una percentuale di fibre bianche più elevata sarà maggiormente predisposta alla crescita muscolare;
    xx
  4. Anche la predisposizione agli infortuni gioca un ruolo fondamentale. La marcata suscettibilità che alcuni bodybuilder hanno a livello tendineo legamentoso può fare la differenza. Immaginate per un attimo una persona che sia dotata di buone potenzialità genetiche per aumentare il volume muscolare ma che cade spesso vittima di infortuni, a suo malgrado non riuscirà mai a raggiungere il massimo che il proprio corpo può offrirgli. Il quadro è ancora più catastrofico per gli ectomorfi con problemi articolari;
    dd
  5. Livelli ormonali: diversi sono gli ormoni che influenzano l’aumento della massa e della forza. Ricordiamo il testosterone, prodotto dai 4 ai 9 mg al giorno nell’uomo e da 0.15 a 0.4 mg al giorno nelle donne. Una minima differenza della sua produzione può dare notevoli guadagni di massa. Infatti, un soggetto ne può produrre 4 mg ed un altro 8 mg. Quindi, possiamo parlare anche di fortuna, bisogna nascere con una buona genetica per avere buoni risultati, ma non penate, anche chi ha una genetica sfavorevole può avere discreti risultati a patto che segua le rigorose regole della fisiologia.

La necessità di conoscere le proprie caratteristiche assume un ruolo centrale nelle scelte che ogni uno di noi fa di giorno in giorno, che determinano la qualità dello stile di vita, inteso come il risultato delle azioni che compiamo durante le nostre giornate, settimane, mesi e anni. Scegliendo il cibo da mangiare, l’attività fisica da svolgere ecc. Da qui la necessità di comprendere quale direzione seguire, attraverso strumenti che possano indicare le nostre caratteristiche.

In medicina il test del DNA rappresenta un pilastro, è utilizzato da molti anni al fine di valutare la predisposizione e le criticità alle quali potrebbe andare incontro l’individuo nell’arco della propria vita. Sono stati fatti innumerevoli studi e pubblicazioni scientifiche che indicano l’associazione tra geni presenti all’interno del DNA e la predisposizione a determinate patologie o caratteristiche determinanti.

Per avere il quadro completo sarà importante incrociare i dati derivati dal test del DNA con le esperienze e azioni che ha compiuto la persona e che hanno modificato le caratteristiche iniziali determinate dal DNA attraverso le influenze ambientali definite come Fenotipo.

Ed ecco qua . . . abbiamo tra le mani uno strumento innovativo e potentissimo, che permette di comprendere le caratteristiche innate e di conseguenza le esigenze di ognuno di noi.

 


Officina25 Sports & Fitness Centre · Via Acquacalda, 25 · 48022 Lugo (RA)
info@officinaventicinque.it · www.officinaventicinque.it · Facebook · Instagram

Se non vuoi ricevere più questa newsletter clicca qui per modificare le tue impostazioni